FP, IL PRIVATO ACCREDITATO NELLA TUTELA DELLA SALUTE MENTALE

La FP CGIL Lecco, dopo le comunicazioni ricevute dal Direttore Generale dell’ASST di Lecco in merito all’attuale stato del Dipartimento di Salute Mentale, alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Direttore Sanitario degli Istituti Airoldi e Muzzi, Dottor Millul, si interroga sulla richiesta di accoglimento del disagio mentale, anche da parte di persone molto giovani, all’interno dell’Istituto di Germanedo, accreditato da Regione Lombardia per rispondere ai bisogni della popolazione anziana che necessita di un adeguato livello di assistenza, anche sanitaria.

A due settimane di distanza dal ricevimento dell’informativa con cui il Direttore Generale dell’ASST di Lecco ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali di Categoria CGIL, CISL e UIL che la strategia aziendale prevede il potenziamento dell’offerta delle cure psichiatriche sul territorio, attraverso il reperimento del personale necessario, valutando la risposta più appropriata ed efficace alla reali necessità espresse, le naturali conseguenze derivanti dalla chiusura del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura all’interno del Presidio di Merate cominciano a far sentire i propri effetti.

Ed ecco che, in attesa dei dichiarati interventi strutturali, con un’adeguata rete di supporto territoriale, garantita dalla sanità pubblica attraverso percorsi di presa in carico e di cura mirati, la tutela della salute mentale dei cittadini sembra trovare risposte altrove, all’interno del privato accreditato.
Lo scorso mese di maggio, preoccupati per la chiusura del SPDC di Merate, avevamo chiesto alla dirigenza dell’ASST di Lecco l’apertura di un tavolo di confronto, che coinvolgesse i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Confederali e di Categoria per analizzare la situazione, alla ricerca di soluzioni condivise, capaci di dare risposte ai cittadini in condizioni di fragilità mentale e alle loro famiglie; il riscontro fornito dall’Azienda ai rappresentanti dei lavoratori del settore è stata un’informativa, letta al tavolo di delegazione trattante, in cui si evidenziava l’attuale mancanza di 12 medici psichiatri, con l’impegno di reclutarne nuovi per potenziare il servizio.

Ed eccoci qua, a far sentire nuovamente la nostra voce: questa volta ci rivolgiamo al Direttore degli Istituti Airoldi e Muzzi, a cui abbiamo richiesto un incontro conoscitivo, che verrà programmato già dai prossimi giorni, per chiarire come debbano essere inquadrate le funzioni in più richieste alla struttura di Germanedo nella cura delle persone con patologie psichiatriche, anche di giovane età, secondo quanto riportato nell’articolo pubblicato il 30 giugno u.s. sul quotidiano La Provincia. Ritenendo opportuno coinvolgere Regione Lombardia nell’attuale gestione della salute mentale a livello territoriale, abbiamo la necessità di comprendere nel dettaglio come la mancata raccolta del bisogno da parte del pubblico possa trovare accoglimento in un privato che, seppure accreditato, non consentirebbe l’accesso al diritto universale di tutela della salute.

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