La Ministra dell’Istruzione Azzolina ha firmato nella notte l’ ordinanza ministeriale che dà il via alle domande di trasferimento e mobilità di tutto il personale docente e ata delle scuole.
Una decisione in completo spregio a qualsiasi confronto con le organizzazioni sindacali su un tema, quello della mobilità, oggetto di contrattazione sindacale e confronto. Nella situazione di emergenza sanitaria, disporre l’avvio delle domande di trasferimento che coinvolgono migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori della scuola vuol dire non aver cognizione di cosa comporti e quali ricadute.
Pensare dunque di prevedere lo svolgimento di questi adempimenti come se questa fosse una situazione ordinaria significa essere completamente fuori dalla realtà. Divieto di circolazione delle persone, scuole e uffici chiusi come è noto fino al 15 aprile, con la possibilità, purtroppo, ormai certa di prorogare ancora per tutto il mese di aprile e oltre le decisioni già assunte. Fissare il termine delle domande al 21 aprile è assoluta mancanza di buon senso, incompatibile con le restrizioni alla circolazione delle persone giustamente adottate dal Governo.
La Ministra dovrebbe sapere che questa decisione vede coinvolte decine di migliaia di persone che hanno necessità di ricorrere alle segreterie scolastiche, agli uffici dell’Amministrazione, alle sedi sindacali, sempre affollate ogni anno all’inverosimile per soddisfare richieste di informazione e assistenza da parte del personale docente e ATA per una procedura così complessa.
Riteniamo urgente che il presidente del Consiglio Conte intervenga, nell’ambito delle competenze che gli sono proprie anche in ragione della situazione emergenziale, per prendersi carico di una gestione del Ministero dell’ Istruzione che ha assunto derive non rispettose delle regole delle relazioni e interventi che sono lontani dall’ essere utili alla scuola nella condizione emergenziale in cui il Paese e la nostra Regione, in particolare, sta attraversando.
Siamo, come sempre, pronti a sostenere qualsiasi strumento che possa garantire la vicinanza della scuola agli studenti e alle loro famiglie mantenendo viva la relazione educativa con gli alunni.. Pur essendo le scuole “chiuse”, il personale scolastico sta facendo il possibile per garantire una presenza con varie forme di didattica, reinventandosi le modalità di lavoro.
Tutto ciò, ribadiamo, evidenzia i gravi limiti di capacità di governo del sistema di istruzione della Ministra e la lontananza dalla realtà della scuola.