Lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Asst di Lecco, già preannunciato a inizio luglio, è stato ufficialmente proclamato per venerdì 4 ottobre. – Una data che abbiamo scelto in raccordo con i sindacati di Monza e Brianza, per dare maggiore visibilità alla protesta visto che anche loro, dopo lo stato di agitazione, hanno deciso per lo sciopero del personale dell’azienda socio sanitaria territoriale – afferma Catello Tramparulo, Segretario Generale della Fp Cgil Lecco. Certo, due è meglio che uno, per parafrasare uno spot di qualche tempo fa. Ma ora stiamo sulle ragioni vostre, dello sciopero monzese scriveremo nei prossimi giorni. – Il cuore della protesta è il personale, l’attenzione da dargli: bisogna finirla di considerare lavoratrici e lavoratori come accessori, quando sono il motore che fa girare i servizi – commenta Tramparulo.
Le problematiche sono sempre quella lanciate nel corso della conferenza stampa unitaria di luglio: il taglio di 650 mila euro sul costo del personale, le carenze di organico cui si supplisce cambiando l’orario dei servizi e non magari assumendo tramite graduatoria esistente, l’assunzione di operatori socio sanitari per il periodo estivo attraverso agenzie interinali. – Altre rivendicazioni vertono sull’attivazione indiscriminata, da parte della direzione aziendale, della mobilità d’urgenza, ma anche sul non aver assegnato il lavoro part time – aggiunge il sindacalista. – E vogliamo parlare di straordinari e ferie che i lavoratori non riescono a smaltire, o di indennità previste dal contratto nazionale che non vengono erogate, tipo l’indennità tre turni? L’ambulatorio stress lavoro correlato perché non è stato aperto? Il progetto accoglienza dov’è finito? Insomma di carne al fuoco ce n’è molta, senza dimenticare le esternalizzazioni dei servizi che vanno fermate in difesa della sanità pubblica. Il suo perimetro si fa sempre più stretto e questo va a compromettere il diritto universale alla salute dei cittadini –. In vista dello sciopero del 4 ottobre continuano le assemblee nelle varie strutture sanitarie del territorio: ieri all’Ospedale Mandic di Merate, oggi all’ospedale Umberto I di Bellano e domani all’ospedale Manzoni di Lecco. – Stiamo decidendo cosa fare per lo sciopero che sarà di 2 ore con presidi e volantinaggio – chiude Tramparulo.