Il Ministero dell’Istruzione ha emanato una nuova nota, prot. n. 392 del 18 marzo 2020, con le istruzioni operative per il personale ATA a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL n. 18 del 17 marzo 2020 per lo stanziamento di ulteriori risorse a sostegno di famiglie e lavoratori e di misure per fronteggiare l’emergenza COVID-19.
L’obiettivo principale in questo momento di emergenza epidemiologica è quello di “mantenere attive le funzioni dell’istituzione scolastica, a prescindere dalla chiusura o apertura fisica di un edificio”. In sostanza, è sufficiente garantirne il funzionamento, sia pure in modalità il più possibile “virtuale”.
Per personale ATA il lavoro agile costituirà la modalità̀ ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, come avviene per tutta la Pubblica Amministrazione.
I Dirigenti scolastici, cui compete l’organizzazione delle attività delle scuole, dovranno limitare il più possibile la presenza fisica del personale sul posto di lavoro, assicurando esclusivamente le attività̀ indifferibili ed erogabili solo in presenza (ad esempio: la cura degli animali nelle aziende agrarie, consentire agli alunni di recuperare i libri a scuola previo appuntamento telefonico, etc..), anche in ragione della gestione dell’emergenza.
La prestazione di lavoro agile per tutti – senza necessità di esperire formale richiesta – può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dall’Amministrazione.
In tutti i casi in cui non sia possibile attivare forme di lavoro agile, il Ministero richiama, ampliandola, la nota ministeriale n. 323 del 10/03/2020, per l’adozione degli strumenti contrattuali previsti: le ferie pregresse (a.s. 2018/2019), i recuperi, la rotazione del personale (con l’assunzione di tutte le misure di sicurezza idonee a prevenire il contagio).
Una volta esperite queste possibilità, il Dirigente può motivatamente esentare il personale dal servizio, che deve essere considerato come effettivamente prestato.
I plessi scolastici devono essere chiusi, mentre l’apertura della sede principale deve essere limitata alle sole esigenze indifferibili, il cui svolgimento non può essere effettuato in forma agile. Va in ogni caso garantita l’operatività dei contatti telefonici e della posta elettronica di ogni scuola.
La nota richiama, inoltre, la continuità dei contratti in essere per i docenti, che hanno una supplenza breve e saltuaria, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria e dispone anche la stipula di ulteriori contratti, in assenza dei titolari, sia per i docenti che per gli ATA, purché siano provvisti di propria dotazione strumentale (fornita in comodato d’uso dalla scuola) per lo svolgimento dell’attività lavorativa (lavoro agile) al fine di potenziare la didattica a distanza, nel limite delle risorse assegnate (il cui importo disponibile sarà successivamente comunicato a ciascuna scuola).
Sono previste risorse per l’assunzione a tempo determinato e solo per l’a.s. 2019/2020, di 1.000 Assistenti tecnici per supportare la didattica a distanza nelle scuole del primo ciclo, il cui reclutamento sarà regolato da ulteriori indicazioni da parte del Ministero.
La FLC CGIL sta proseguendo il proprio impegno con il Ministero al fine di continuare a garantire due diritti costituzionali fondamentali: il diritto all’istruzione degli alunni e la tutela della salute di tutti i lavoratori.