CONGEDO DI PATERNITÀ ANCHE ALLA “MADRE INTENZIONALE”: ACCOLTO IL RICORSO CGIL

La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso presentato nel 2023 da CGIL e Rete Lenford in merito al godimento del congedo di paternità nelle coppie omogenitoriali. La sentenza ha stabilito che, quando due donne hanno un figlio, la cosiddetta “madre intenzionale” (quella senza legami biologici col bambino) ha diritto a 10 giorni di astensione obbligatoria dal lavoro già riservati ai padri nelle coppie eterosessuali secondo l’art. 27 bis del D. Lgs 151/2001. Il problema era sorto a partire dalla piattaforma online messa a disposizione dall’INPS per inoltrare la richiesta online dei congedi parentali: il sistema informatico, infatti, non permetteva alle coppie composte da persone dello stesso sesso di inoltrare la domanda per l’astensione obbligatoria di dieci giorni prevista per il secondo genitore; inserendo i due codici fiscali, il portale segnalava un errore e bloccava la procedura. Secondo la Consulta, l’esclusione della seconda madre dal congedo determina una violazione del divieto di discriminazione per orientamento sessuale stabilito dal diritto UE e del principio di uguaglianza tutelato dall’art. 3 della Costituzione, perchè l’orientamento sessuale non incide sull’assunzione della responsabilità genitoriale da parte della “madre intenzionale” che, di fatto, svolge lo stesso ruolo assunto dal padre nelle coppie eterosessuali.

Veronica Versace, componente di Segreteria della CGIL Lecco, commenta con favore il provvedimento: “La Corte Costituzionale ha messo un punto fermo a favore dell’eguale trattamento tra coppie etero e omogenitoriali. Dispiace che, come spesso accade, debba intervenire la magistratura per supplire alle mancanze del legislatore nazionale, che avrebbe dovuto recepire la Direttiva 2019/1158 con cui l’Unione Europea ha imposto agli Stati membri di estendere il congedo di paternità anche al secondo genitore equivalente. Come CGIL continuiamo a fare la nostra parte per migliorare le condizioni delle persone non solo nei luoghi di lavoro, ma anche in ogni altro ambito della vita quotidiana. A Lecco, nello specifico, siamo da sempre al fianco delle realtà che portano avanti con coraggio le battaglie per i diritti civili.”

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