Filctem: lettera a imprese e consulenti del lavoro per gestire la Fase 2

Le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono un confronto a Confindustria Lecco e Sondrio, Api Lecco e all’Ordine dei consulenti di Lecco. Il tema è quasi obbligato: il rapporto sindacale in questa Fase 2 di emergenza sanitaria. “Con l’avvento del coronavirus abbiamo dovuto modificare le abitudini – scrivono i segretari generali territoriali delle tre categorie in una lettera – in tale contesto anche l’attività sindacale ha dovuto adeguarsi alle disposizioni normative senza per questo annullarsi, ma al contrario contribuendo in tante realtà a gestire una situazione difficile e straordinaria”.

I sindacalisti hanno utilizzato gli strumenti messi a disposizione di lavoratori e aziende per fronteggiare la crisi, condividendo l’applicazione nelle aziende del territorio dei protocolli nazionali di gestione dell’emergenza per cercare di rendere il lavoro (o il rientro al lavoro) sicuro. “Se tanto è stato fatto negli ultimi due mesi – proseguono –, altrettanto da fare ci aspetta nei prossimi, quelli della cosiddetta Fase 2, sia per quanto riguarda una gestione condivisa del ricorso agli ammortizzatori sociali e la verifica costante del rispetto e dell’applicazione delle disposizioni normative che tutelano la sicurezza e le condizioni di vita e di lavoro all’interno delle aziende, ma soprattutto per quanto riguarda il confronto sulle prospettive future del tessuto industriale dei nostri settori e sulle strategie industriali pensate per affrontare la crisi dovuta all’impatto dell’emergenza epidemiologica”.

Proprio per queste ragioni Filctem, Femca e Uiltec ritengono sia necessaria l’interlocuzione tra aziende, Rsu e categorie come strumento fondamentale per affrontare e gestire i problemi nei luoghi di lavoro.  “È fondamentale che riprenda l’attività negoziale non solo legata alle contrattazioni aziendali, che sono state sospese a causa del sopraggiungere della pandemia, ma anche quella, più in generale, relativa a come consentire di lavorare in sicurezza (proseguendo il lavoro fondamentale svolto da Rsu e Rls in questi ultimi mesi) e di conciliare i tempi di vita e di lavoro”.

L’obiettivo è trovare modalità condivise per svolgere le assemblee nei luoghi di lavoro: “La contrattazione di Rsu e organizzazioni sindacali con i datori non può prescindere dal confronto con le persone che rappresentiamo. Sebbene le moderne tecnologie ci abbiano consentito di superare l’emergenza e presumibilmente saranno ancora lo strumento privilegiato di interlocuzione tra gli attori negoziali, non possiamo pensare che possano per noi sostituirsi al confronto diretto con lavoratrici e lavoratori”.

 

 

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