FILT, MOBILITAZIONE DEI DRIVER DI FEDEX

I driver in appalto delle filiali Fedex di Concorezzo, Valmadrera e Sondrio hanno detto basta alle promesse della multinazionale. Fedex, se da un lato opera processi di internalizzazione del personale dei magazzini grazie ad accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali, inspiegabilmente non si cura della responsabilità in solido delle società a cui affida l’appalto delle consegne e che cessano l’attività, attraverso i classici cambi appalti (fenomeno comune nel settore della logistica) lasciando spesso come in questo caso i lavoratori senza il pagamento degli stipendi. Accade prima a Concorezzo, a Luglio 2021 iniziano ad arrivare in ritardo gli stipendi dei corrieri e Filt Cgil Monza e Brianza segnala il problema e viene coinvolta in un cambio appalto con decorrenza 1 settembre 2021. “L’ultima busta paga è arrivata dopo mille solleciti ma con un addebito di 500 ero a lavoratore per presunti danni”, afferma la Segreteria generale della Filt Cgil di Monza e Brianza, Sara Tripodi. “Non è stato nemmeno semplice il recupero del tfr, che ha richiesto l’intervento in surroga di Fedex. Abbiamo avvisato subito che le buste paga presentavano delle irregolarità e nel mese di novembre 2021 avevamo già pronti i conteggi da presentare alla società uscente.” Da novembre 2021 ad oggi si sono succedute uno scambio di mail fino alla scomparsa della società in appalto, la quale non risponde più al telefono e “il medesimo schema si è presentato a distanza di qualche mese nei territori di Valmadrera e Sondrio, dove operava la stessa società GVA”, dichiara il Segretario generale Filt Cgil Lecco – Sondrio Andrea Frangiamore. Ma il ruolo della committenza Fedex, responsabile in solido?. Tripodi dichiara: “Con interlocutori e manager differenti hanno tentato di rabbonire i lavoratori, rimandando la soluzione del problema ed in realtà senza risolvere nulla, siamo ricorsi al legale a maggio 2022, visto il silenzio da parte del legale della società in appalto e le continue scuse di Fedex”. “Anche i nostri legali hanno provato la strada del dialogo, attraverso un tentativo di accordo stragiudiziale visto che il valore degli importi dovuti era stato riconosciuto da GVA e da Fedex, ma oggi sembra che lo schema delle promesse di marinaio e dei rinvii sia la modalità per intrattenere le relazioni sindacali. I lavoratori non hanno mai ricevuto le certificazioni uniche, sono state trattenute le quote sindacali e mai versati i contributi al sindacato: si parla di importi dovuti che partono da 800 euro minimo a cifre importanti. Abbiamo aperto uno stato di agitazione il 19 settembre 2022 per dare modo alla committenza di trovare soluzioni ma a distanza di più di un mese, la pazienza è finita. Pertanto, non ci resta che la strada della mobilitazione”, conclude Frangiamore.

La mobilitazione si è svolta venerdì 28 ottobre e ha visto la totale adesione dei lavoratori interessati.

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