Venerdì 12 aprile scorso una delegazione della FIOM CGIL di Lecco ha partecipato alla manifestazione indetta a Torino da FIOM CGIL, FIM CISL, UILM UIL, UGLM, FISMIC e AQCF per chiedere il rilancio del settore automotive, sempre più ai margini dall’agenda politica, mortificato da decenni di cassa integrazione, mancati investimenti e progressivo disimpegno del gruppo Stellantis.
La mobilitazione era finalizzata in primis al rilancio economico di una città, Torino appunto, tramite la valorizzazione del suo stabilimento simbolo, quello di Mirafiori, dove al momento vengono prodotte annualmente circa 500mila vetture a fronte di una capacità produttiva tripla; ma la difesa di Mirafiori e degli altri siti produttivi Stellantis porta con sè quella di tutte le fabbriche dell’indotto automotive, presenti anche nel territorio lecchese soprattutto in termini di componentistica auto e minuteria metallica. Ne sono state chiuse 5 mila negli ultimi anni, tutte condannate dalla crisi della casa madre: un patrimonio di saperi, di idee ed eredità familiari lunghi un secolo che non può essere dilapidato.