FIOM, RINNOVATO IL CONTRATTO NAZIONALE DEL SETTORE ARTIGIANO

Dopo ben 14 mesi di trattativa (il precedente contratto era scaduto il 31 dicembre 2018) è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro del settore artigiano metalmeccanico. Firmato unitariamente da FIOM, FIM e UILM con i rappresentanti delle associazioni datoriali, questo rinnovo riguarda il triennio 2019-2022 e interessa 130mila imprese e oltre 500mila lavoratrici e lavoratori – circa 6mila in provincia di Lecco

L’accordo introduce miglioramenti sul salario, sull’inquadramento e sul diritto alla formazione. In termini salariali, l’incremento previsto è del 5% dei minimi contrattuali, pari a un aumento variabile tra i 67 e il 74 euro erogato in tre tranche, a gennaio, maggio e dicembre 2022. Stabilita anche una “una tantum” uguale per tutti a copertura del periodo pregresso non coperto dagli incrementi, pari a 130 euro erogati in due tranche nelle buste paga di marzo e luglio 2022. Per quanto riguarda l’inquadramento, è stato definito un gruppo tecnico paritetico che, entro la fine del 2022, dovrà valorizzare i nuovi profili professionali che si sono consolidati a fronte di veloci cambiamenti nell’organizzazione del lavoro. Infine, viene stabilito il diritto a 8 ore retribuite di formazione obbligatoria in orario di lavoro, per permettere a lavoratrici e lavoratori di partecipare a corsi di alfabetizzazione digitale.

Un’ ulteriore novità rispetto al precedente contratto riguarda il campo di applicazione dell’accordo, visto che alle aziende dell’area meccanica, orafa e odontotecnica si aggiunge il settore del restauro artistico, oggi privo di copertura.

A partire da gennaio 2022, la FIOM definirà un piano di assemblee nelle aziende artigiane per illustrare alle lavoratrici e ai lavoratori i miglioramenti economici e normativi previsti dal nuovo contratto.

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