Il giorno 5 agosto 2020 è stata emessa la tanto attesa Ordinanza “concernente le misure per la ripresa dell’attività didattica in presenza nell’anno scolastico 2020/2021 nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Parte integrante di tale ordinanza è la tabella nella quale si dice in che modo sono state determinate le risorse per ogni regione: un 50% in base alla popolazione scolastica e il restante 50% in proporzione a quanto richiesto dai rispetti Uffici scolastici regionali. Apprendiamo così che per l’imminente anno scolastico 2020/2021 le risorse previste saranno pari a 97.901.736,10 euro. Con tali risorse si dovrà provvedere ad assumere il personale Ata e quello docente di ogni ordine e grado necessario per far fronte alla diversa organizzazione della attività didattica imposta dalla presenza del virus.
Per i primi quattro mesi dell’anno ci saranno ben 37.814.745,66 euro ovvero in termini di personale la possibilità di assumere: 5095 collaboratori scolastici oppure 3703 docenti infanzia/primaria o in alternativa 3406 docenti per la secondaria.
Sono risorse che ci sembrano nettamente insufficienti per garantire l’apertura in sicurezza delle nostre scuole e sproporzionato rispetto alle altre regioni. La Lombardia ha il numero più elevato di popolazione scolastica e di istituti, la nostra regione è quella che è stata più colpita dalla pandemia e dove tutt’ora sono presenti il numero maggiore di casi positivi. Con queste risorse le scuole saranno in grande difficoltà nella gestione organizzativa e didattica, nell’assicurare il tempo pieno, il tempo prolungato, le mense e probabilmente per le superiori difficilmente l’uso alla Dad (didattica a distanza) potrà essere solo uno strumento integrativo.
Ci domandiamo cosa è stato chiesto veramente in termini di fabbisogno al ministero dalla Lombardia. Abbiamo il sospetto che da parte dell’USR e degli Uffici scolastici territoriali sia stata fatta una campagna di dissuasione nei confronti dei dirigenti delle istituzioni scolastiche D.S. per non far richiedere organici aggiuntivi.
Nessuna informativa c’è stata fornita dalla amministrazione scolastica regionale. Non bastano le comunicazioni rassicuranti alla stampa. Le informazioni devono essere date per tempo e in modo trasparente: su queste basi si può realizzare una vera collaborazione, in questo modo si mettono a tacere dubbi e allarmi nell’opinione pubblica.
La scuola è importante, la scuola si fa in presenza, la scuola non è una spesa ma un investimento per il futuro del paese: lo abbiamo detto più volte e non ci stancheremo mai di ripeterlo.
Ora dopo tante dichiarazioni tranquillizzanti vogliamo risposte precise.
➢ Chiediamo all’Ufficio Scolastico Regionale cosa hanno chiesto realmente le nostre scuole
➢ Chiediamo all’Ufficio Scolastico Regionale di farsi parte attiva nei confronti del Ministero per ottenere risorse proporzionate al numero degli allievi e delle istituzioni scolastiche
➢ Chiediamo alla Regione di agire in ambito della Conferenza Stato Regioni per avere le risorse necessarie a far partire in sicurezza il nuovo anno scolastico.
I Segretari Regionali
FLC CGIL – Tobia Sertori CISL SCUOLA – Monica Manfredini UIL SCUOLA RUA – Carlo Giuffrè
SNALS – Marcello Crea GILDA UNAMS – Massimo Oldrini