Il MUR in relazione alle selezioni per il TFA di sostegno non ha rinvenuto la necessità di individuare delle date per le prove suppletive. Tuttavia molti docenti e molti precari che vogliono partecipare alle prove ci stanno segnalando in questi giorni la condizione di discriminazione che li riguarda: infatti coloro che sono soggetti a quarantena per motivi di servizio non potranno partecipare alle selezioni, nonostante abbiano versato le tasse di partecipazione.
Inoltre alcuni atenei hanno iniziato a calendarizzare le prove scritte in concomitanza con lo svolgimento delle prove nazionali del concorso. È il caso ad esempio dell’Università degli Studi di Messina, che ha fissato la prova scritta per il TFA della secondaria di primo grado il 26 ottobre, giorno in cui si svolge la prova nazionale della classe A60, ovvero tecnologia nella secondaria di 1 grado.
È evidente quindi che ci troviamo di fronte a scelte che calpestano sistematicamente i diritti di lavoratori precari che sono a scuola al servizio della comunità, e che di fatto gli impediscono di esercitare il diritto alla formazione. Una formazione che serve a loro, come docenti, ma serve anche alla scuola, agli alunni e a far crescere il sistema scolastico.