FP, GIÙ LE MANI DAL CONTRATTO ALLA “CASA DEI RAGAZZI”

Profonda delusione e rammarico: queste le parole chiave che caratterizzano la toccante lettera trasmessa nei giorni scorsi al CDA della “Casa Dei Ragazzi” di Olgiate Molgora dai propri dipendenti, di fronte alla decisione unilaterale assunta dall’azienda di applicare il CCNL UNEBA ai 34 lavoratori assoggettati al CCNL Funzioni Locali.

Ancora una volta assistiamo all’inaccettabile tentativo, da parte dei vertici di aziende socio sanitarie locali, di voler cambiare il Contratto Nazionale applicato ai propri dipendenti all’atto dell’assunzione: con comunicazione del 7 aprile 2023 la Presidente del CDA della “Casa Dei Ragazzi” di Olgiate Molgora, disconoscendo gli obblighi nei confronti dei propri dipendenti assunti con CCNL Funzioni Locali, ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU la propria intenzione di recedere dal CCNL applicato ai medesimi lavoratori sino ad oggi, per assoggettarli al CCNL UNEBA, contratto, a detta dell’azienda, più aderente alla tipologia di attività svolta.

Una decisione assurda, che ha suscitato sgomento tra i lavoratori, nei cui confronti l’azienda non si è mai espressa, con trasparenza di intenti, rispetto alla volontà di perseguire le azioni messe in campo nelle ultime settimane. Ed ecco che assistiamo all’ennesimo schiaffo alle lavoratrici e ai lavoratori che operano con professionalità e senso del dovere all’interno dei servizi socio assistenziali educativi rivolti all’utenza più fragile. Il delicato tema ci riporta alla nota vicenda vissuta dai dipendenti dell’Associazione La Nostra Famiglia, nei cui confronti la Giustizia si è già espressa, sia in primo che in secondo grado, a sostegno dei lavoratori, vittime di scelte datoriali scellerate e incomprensibili.

Come Organizzazioni Sindacali abbiamo sin da subito diffidato il CDA della “Casa Dei Ragazzi” dall’intraprendere azioni unilaterali finalizzate all’applicazione del CCNL UNEBA ai dipendenti attualmente assoggettati all’applicazione del CCNL ENTI LOCALI, decisione, a parere delle scriventi, dettata unicamente dalla volontà dell’azienda di contrarre la spesa destinata al personale, in funzione del contenimento dei costi complessivi attribuiti ai servizi erogati all’utenza.

Atteggiamento che certamente non si addice alla mission di un’azienda che vanta un alto livello di proposta di servizi, che rispondono al meglio ai bisogni espressi dagli utenti e dalle famiglie. Dietro i servizi erogati ci sono decine di operatori che ne hanno garantito la qualità, che oggi dichiarano la propria amarezza di fronte ad una scelta aziendale che non rispetta la loro dignità di lavoratori e, ancor più, di professionisti. Incomprensibile che l’azienda dichiari tramite il proprio sito ufficiale che “ogni operatore dell’Ente si sente coinvolto nel proprio impegno lavorativo, perché consapevole di essere parte di un insieme strutturato e ben funzionante, che si basa sulla responsabilità del singolo”, quando la stessa responsabilità viene disconosciuta dalle recenti scelte operate dalla parte datoriale, senza che vi sia stato un confronto preventivo con i diretti interessati.

Se l’azienda non desisterà dal proprio proposito, come Organizzazioni Sindacali intraprenderemo tutte le azioni a tutela dei diritti dei lavoratori nelle opportune sedi, proclamando, già nei prossimi giorni, l’apertura dello stato di agitazione del personale dipendente in servizio presso la “Casa Dei Ragazzi” di Olgiate Molgora.

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