“Contratto subito”. Il grido dei dipendenti della sanità privata di Lecco si è fatto sentire sotto la prefettura nel pomeriggio di lunedì. La maggior parte delle persone sono arrivate da La Nostra Famiglia, così insieme alle altre lavoratrici e lavoratori del settore hanno protestato contro la mancata sottoscrizione da parte delle associazioni datoriali Aiop e Aris dell’ipotesi di nuovo Ccnl della sanità privata scaduto da ben 14 anni.
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono che venga ratificato il contratto nazionale. “Sono circa 1.200 i dipendenti lecchesi che aspettano questo rinnovo – afferma Flavio Concil, componente della segreteria della Fp Cgil Lecco -. Parliamo di persone che hanno lavorato durante l’emergenza sanitaria, garantendo la salute di tutti. Un lavoratore della sanità privata percepisce un gap salariale di circa 120 euro al mese rispetto a uno che ha la stessa mansione nel pubblico”.
Le organizzazioni sindacali hanno fatto sapere che, in caso di mancata firma da parte delle associazioni datoriali, ci sarebbero iniziative di mobilitazione generale che metterebbero in crisi un settore fondamentale. A partire da lunedì 31 agosto si effettueranno assemblee in tutti i posti di lavoro della sanità privata.