Inca Lecco: con il Progetto Form@ un aiuto concreto per i ricongiungimenti familiari

Mayoro Tidiane ha sedici anni e ama il basket. Suo fratello Youssoupha ne ha dodici e adora andare in bicicletta. Sono due ragazzi nati e cresciuti in Senegal che, come tanti, desiderano solamente una vita tranquilla insieme al proprio padre, Oumar, che però vive a Lecco, a 5.400 chilometri di distanza. E proprio quest’ultimo ha deciso di riabbracciare i suoi due figli e ha potuto farlo grazie al Progetto Form@, un’iniziativa co-finanziata dal Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione (Fami 2014-2020), che si pone l’obiettivo di qualificare i percorsi di ricongiungimento familiare dei cittadini extracomunitari in Italia, attraverso il coinvolgimento di tutti i parenti, la messa a disposizione di un sistema di servizi integrati che includono informazione, assistenza per le procedure di ottenimento del visto di ingresso, orientamento e formazione civico-linguistica, e promozione di processi di integrazione.

E proprio l’Inca Cgil di Lecco è uno degli uffici che ha inviato più domande a livello italiano. “Da tanti anni ci occupiamo di dare assistenza ai cittadini stranieri e aiutiamo le persone a richiedere i nulla osta al ricongiungimento familiare – spiega Serena Piva, responsabile dell’Ufficio migranti del Patronato Inca Cgil Lecco –. Si tratta di un progetto importantissimo che tutela le persone. Si va dall’assistenza nello svolgimento delle pratiche presso le autorità consolari, che sono spesso luoghi di difficile accesso per i cittadini del paese di origine, alla formazione civica e all’insegnamento della lingua italiana”.

Sono Albania, Cina, Ecuador, Egitto, Marocco, Moldavia, Perù, Senegal, Tunisia e Ucraina gli stati coinvolti dal progetto Form@. “In questi Paesi abbiamo contatti diretti sul territorio e seguiamo la persona dall’inizio alla fine della pratica – prosegue Serena –. Già nei Paesi di provenienza sono organizzati corsi di lingua e di cultura italiana. Le persone vengono assistite a 360 gradi nel processo migratorio e chi passa di qua si sente tutelato”. La collaborazione tra gli operatori nei diversi continenti è un valore aggiunto alla buona riuscita del progetto Form@.

Serena racconta di un recente disguido risolto grazie alla maggiore sinergia. “Abbiamo avuto un caso in cui c’è stato un problema del rilascio del visto al consolato del Senegal. Siamo riusciti a risolverlo in tempi brevissimi grazie alla rete che si è creata tra noi”. Ogni volta che una pratica va a buon fine c’è la soddisfazione professionale degli operatori. “Ma anche una gioia personale di essere stati un pezzo della catena che ha permesso alle famiglie di riunirsi”.

L’Inca è l’ente capofila del Progetto Form@ e collabora con Inas-Cisl, Ital-Uil e Acli, patronati da sempre impegnati nell’assistenza e nella tutela di cittadini italiani e stranieri. Inoltre partecipano altre associazioni, ovvero International Language School, Anolf, Angi e Unirama.

 

Per contattare l’Ufficio migranti dell’Inca Lecco inviare una mail a: s.piva@inca.it

 

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