“Sittel Spa tre mesi senza stipendio”. È solo uno degli striscioni affissi fuori dalla prefettura nella mattinata di mercoledì, quando alcuni dipendenti della Sittel di Colico hanno manifestato a causa di una situazione aziendale pesante per loro. Insieme ai lavoratori della società che fa cablaggio per le telecomunicazioni anche la Slc Cgil Lecco. Sono circa 50 i dipendenti dell’azienda che da tre mesi non ricevono stipendi. Ma la società non versa loro nemmeno le indennità di trasferta e i fondi pensionistici.
“A settembre la dirigenza di Sittel aveva condiviso con noi un percorso di rientro dei pagamenti, ma non ci sono stati passi avanti – afferma Fabio Gerosa, segretario generale della Slc lecchese –. Pochi giorni fa, infatti, l’azienda ha comunicato che non poteva pagare nemmeno la terza mensilità in arretrato, ma che avrebbe corrisposto il 50% fra qualche giorno e la metà restante entro novembre. Ma per i lavoratori è fondamentale ricevere gli stipendi: anche loro hanno spese da sostenere. E anzi, hanno dovuto pagare di tasca propria spese anche per gli strumenti di lavoro per riuscire ad andare fisicamente a lavorare sui cantieri”.
Per tutti questi motivi i dipendenti hanno deciso di organizzare un presidio (seguendo tutte le normative antiCovid) sotto la prefettura e incontrare il prefetto Castrese De Rosa, insieme a Gerosa e a Diego Riva, segretario generale della Cgil Lecco. “Ci ha ricevuti e ha assicurato che ci aiuterà a far pervenire le nostre richieste al ministero dello Sviluppo economico – sottolinea Gerosa –, per far sì che sia aperto un tavolo di confronto con l’azienda e che sia firmato un accordo definitivo che porti al pagamento degli stipendi e a un miglioramento delle condizioni di lavoro, unitamente e in coordinamento con tutti i cantieri Sittel presenti sul suolo nazionale (Lombardia, Toscana, Sardegna, Emilia Romagna)”.