Numeri importanti per l’edizione 2025 dei Giochi di Liberetà, la manifestazione promossa dallo Spi Cgil Lecco e giunta alla 31esima edizione. Oltre 125 le opere in concorso, presentate da 80 partecipanti, tra pittura, fotografia, racconti, poesie e manufatti. L’iniziativa, ormai punto fermo della programmazione dell’area benessere dello Spi, ha avuto il suo culmine con le premiazioni nella splendida cornice di Villa Mariani a Casatenovo, sabato 7 giugno, dopo l’esposizione pubblica delle opere. Tra i presenti, oltre alla segretaria generale dello Spi Cgil di Lecco, Pinuccia Cogliardi, e alla segretaria organizzativa Luigia Valsecchi, il segretario generale della Cgil di Lecco, Diego Riva, il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati, e il presidente provinciale di Auser, Claudio Dossi.
Il tema del concorso 2025 era «Solitudini, frammenti di vita», un invito a riflettere su un’esperienza comune e complessa, che attraversa tutte le età della vita. Una solitudine da non vivere solo come isolamento, ma anche come occasione per riscoprirsi, ascoltarsi, creare. Citando Seneca, “bisogna saper alternare la solitudine e lo stare con gli altri: la prima ci farà sentire il desiderio degli altri, la seconda di noi stessi”.
Come sempre, è stato possibile partecipare anche con opere a tema libero. Cinque le categorie in gara: pittura, fotografia, racconto, poesia e manufatti. Per ogni categoria sono stati assegnati tre premi: uno per il tema proposto, uno per il tema libero e uno scelto dalla giuria popolare, formula confermata dopo l’ottimo riscontro dello scorso anno.
I vincitori sono Vincenzo Russo, Grazia Tasini, Agnese Badani, Francesca Rotondo, Antonella Pasetti, Teresina Formanti, Antonino Denato, Marco Bonfanti, Claudia Dell’Oro, Adonella Vassena, Entica Cavalli, Pietro Galbusera, Donata Bonanomi, Enzo Rosati, Liliana Frigerio, Giovanni Torri, Camilla Butti, Pietro Angelo Formenti, Angela Pende, Giorgio Pennati. Parteciperanno alla fase regionale dei Giochi di Liberetà, che si terranno a Cattolica dal 15 al 19 settembre.
Parallelamente al concorso, sono state organizzate anche numerose attività ludico-ricreative: giochi da tavolo – quest’anno anche gli scacchi -, ballo, pesca, ecc… Concluderanno i Giochi le giornate dedicate alle persone diversamente abili, come le gare di bocce e di pesca «1+1=3», che ormai da anni ci accompagnano durante l’estate.
«Ci viene riconosciuto che allo Spi siamo particolarmente attivi, e ciò corrisponde al vero. Tra le numerose iniziative promosse a sostegno delle persone nei territori, abbiamo dedicato con convinzione energie e risorse anche all’area benessere, grazie al prezioso contributo dei volontari. Quest’area comprende attività di natura culturale e ricreativa, ma anche interventi mirati a favore delle persone con disabilità e degli ospiti delle RSA. La popolazione è sempre più anziana, ed è dunque decisivo riuscire ad affrontare l’invecchiamento in modo attivo e positivo. Le attività dell’area benessere contribuiscono a promuovere il volontariato, le relazioni sociali e la valorizzazione delle attitudini e degli interessi individuali, contrastando l’isolamento e favorendo una piena partecipazione alla vita della comunità», ha commentato la segretaria generale dello Spi Cgil Lecco, Pinuccia Cogliardi.
«Il bilancio di questa edizione dei Giochi di Liberetà è estremamente positivo. Esprimiamo grande soddisfazione per la partecipazione registrata quest’anno, sia in termini quantitativi che qualitativi: il numero di partecipanti e delle opere presentate è pressoché raddoppiato rispetto a tre anni fa. Questo dato conferma la validità e l’interesse suscitato dall’iniziativa. Riteniamo che anche la scelta del tema di questa edizione, “Solitudini”, abbia contribuito al successo riscontrato. Il nostro intento era proporre una riflessione che andasse oltre la visione esclusivamente negativa della solitudine, spesso associata al disagio e in particolare alla condizione anziana. Abbiamo voluto valorizzare anche quella dimensione più intima e introspettiva, capace di generare creatività e stimolare espressioni artistiche che spesso, durante la vita lavorativa attiva, non hanno modo di emergere», ha aggiunto la segretaria organizzativa dello Spi Cgil Lecco, Luigia Valsecchi.