Voucher in agricoltura, Flai Lombardia: “Esistono già per studenti e pensionati. Sostenerli significa cancellare il lavoro agricolo”

“Ci preoccupano le dichiarazioni dell’assessore all’agricoltura Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, che commentando il testo del decreto dignità licenziato dal consiglio dei ministri, sostiene che i voucher siano necessari per lavoratori stagionali in agricoltura. Gli vogliamo ricordare – dichiara Claudio Superchi segretario generale della Flai Cgil Lombardia – che in agricoltura i voucher già ci sono e possono essere utilizzati a favore di pensionati, studenti e disoccupati per un tetto massimo di cinquemila euro annui”.

“L’introduzione dei voucher, così come giustificato dall’assessore Rolfi in Lombardia, vorrebbe dire negare la stagionalità come elemento strutturale del lavoro agricolo e pagare tutti coloro impiegati nelle campagne di raccolta con i voucher. In questo modo si cancellerebbe il lavoro agricolo, fino a farlo diventare un non lavoro, senza diritti, senza applicazione dei contratti, senza contributi previdenziali. Ricordiamo inoltre all’assessore Rolfi che per le campagne di raccolta che stanno per iniziare basterebbe l’applicazione del Contratto Nazionale di riferimento appena sottoscritto e l’applicazione dei CPL, in cui ci sono tutti gli strumenti per assumere i lavoratori, seguendo le regole e venendo anche incontro alle imprese in termini di flessibilità, considerando che in agricoltura si assume anche a giornata e ci sono tutti gli strumenti contrattuali per affrontare le campagne estive di raccolta”.

“Quindi, prima di pensare a cambiamenti che destrutturano le regole chiediamo all’assessore Rolfi di fare applicare le norme esistenti in difesa dei diritti e del buon lavoro, a partire dall’applicazione della legge 199/2016 contro lo sfruttamento sul lavoro e il caporalato”.

 

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