Venerdì 16 settembre le Organizzazioni Sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL e UGL hanno proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore di tutti i dipendenti delle imprese cui si applica il CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità TPL), a causa dei gravi eventi lesivi della sicurezza e dell’incolumità di cui da mesi sono vittime le lavoratrici e i lavoratori nel comparto. Sta diventando normale leggere la notizia di un autista aggredito o di un controllore malmenato, tra l’indifferenza generale di aziende e istituzioni, in ogni parte del Paese, senza distinzione tra piccole e grandi città, nelle zone del centro come nelle periferie. Un disinteresse generale che toglie valore, rilevanza e dignità a tutte le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno, in qualsiasi condizione, permettono alle persone di spostarsi.
Pertanto, preso atto che a tutt’oggi non è stato messo in campo alcun intervento a tutela del personale da parte dei datori di lavoro, e neanche specifici provvedimenti finalizzati a prevenire e scoraggiare le aggressioni da parte del legislatore, un tale stato di cose non è più tollerabile: le OO. SS. chiedono un impegno concreto e sinergico che coinvolga le aziende e le istituzioni, a partire dall’immediata attuazione al Protocollo sulla sicurezza sottoscritto lo scorso marzo con i Ministeri competenti. Per quanto riguarda il territorio lecchese, le modalità di svolgimento dello sciopero saranno le seguenti: il personale viaggiante di Linee Lecco, SAC Calolziocorte, Spreafico Oggiono e Arriva Italia SRL si fermerà dalle ore 16.00 fino a fine turno, mentre operai, impiegati e personale non connesso alla mobilità delle persone si asterranno dal lavoro per l’intera giornata.
Andrea Frangiamore, Segretario generale FILT CGIL Lecco e Sondrio: “A distanza di una settimana dallo sciopero del personale viaggiante di Trenord sul nostro territorio per le medesime ragioni, siamo allo sciopero di tutto il personale del Trasporto Pubblico Locale. I lavoratori delle aziende di trasporto pubblico sono stanchi di essere oggetto di azioni violente. Chiediamo alla politica e alle aziende tutte maggiori attenzioni sul fenomeno e assunzioni di responsabilità, e che si arrivi a breve alla definizione di protocolli nell’interesse dei lavoratori tutti e dell’utenza.”