“Vogliamo i nostri soldi”. I lavoratori della Aerosol Service di Valmadrera proseguono lo sciopero fino a quando non vedranno gli stipendi arretrati, che hanno raggiunto le sette mensilità. Sembrava che la situazione nell’azienda chimico-farmaceutica fosse migliorata con le idee dell’amministratore Giovanni Bartoli – comprendente il reintegro di almeno una quarantina di dipendenti in una nuova società, denominata Aerosol Pharmaceutical. Ma ora il progetto non è ancora partito.
“I soci non si stanno adoperando per recuperare la situazione – afferma Nicola Cesana (segretario generale Filctem Cgil Lecco) –. Nell’ultimo incontro ci hanno proposto di ripartire e successivamente pagherebbero gli stipendi. Abbiamo detto di no, visto che l’impegno preso era di retribuire e quindi ricominciare a lavorare. Bartoli ha versato solo una mensilità a marzo e poi basta”.
Per questo da lunedì è iniziato lo sciopero. “Sia i pochi dipendenti al lavoro ora, tra ufficio e parte commerciale, sia coloro che sono a casa retribuiti, hanno deciso di scioperare – afferma Celeste Sacchi (Uiltec Uil) –. Nel frattempo si stanno perdendo i clienti. La situazione si sta aggravando giorno dopo giorno”.
Martedì poi terminerà il contratto di solidarietà per gli oltre sessanta lavoratori di Aerosol. “Per noi è un problema, ma ce ne sono di più grandi – afferma Massimo Ferni (Femca Cisl) –. Lunedì saremo in Provincia per le politiche attive. Chiediamo che anche le istituzioni si muovano per poter far ripartire il lavoro”.