CGIL e SPI CGIL di Lecco, esprimono un vivo apprezzamento per la recente approvazione del Progetto “ATS Brianza libera da contenzione” da parte dell’Agenzia per la Tutela della Salute che governa il Sistema Socio Sanitario nelle due province di Lecco e Monza Brianza.
È questo il positivo risultato di una sollecitazione partita anche dal Convegno organizzato a Lecco nel 2016 dalle due sigle sindacali con il titolo “La contenzione nelle case di riposo”. L’evento, lo ricordiamo, che ebbe come relatori esperti di rilievo nazionale, registrò una risposta tanto inattesa quanto positiva dai partecipanti, familiari, operatori, e responsabili di RSA ed evidenziò come il tema fosse già presente nelle riflessioni dei protagonisti anche del territorio.
Il progetto si pone l’obiettivo di “… ridurre progressivamente l’uso della contenzione sino al suo definitivo superamento, prima nelle Residenze Sociosanitarie per Anziani (RSA), quindi in tutte le strutture socio sanitarie e sanitarie del territorio”.
Si tratta di un obiettivo molto ambizioso e di alto valore etico e giuridico, che si richiama ai principi costituzionali del rispetto della persona umana e dei diritti di libertà e di autodeterminazione.
Il ricorso alla contenzione fisica e farmacologica continua ad essere pratica ampiamente diffusa, e viene “motivata con la necessità di proteggere le persone fragili ed anziane dalle conseguenze delle proprie azioni di movimento”.
Studi nazionali ed internazionali ed ormai numerose esperienze concrete già realizzate in diverse città come Trieste, Padova, Bologna…. (ma anche nella piccola RSA di Vendrogno) dimostrano tuttavia che è possibile assistere anche senza limitare la libertà delle persone e che laddove questo accade, si determina un sensibile miglioramento del benessere e della qualità della vita delle persone assistite, ma si incide positivamente anche sulla serenità dei famigliari e sulla qualità del lavoro degli operatori.
Il progetto appena approvato intraprende un percorso non breve e complesso, che interverrà sui diversi aspetti tecnici, metodologici, formativi ed anche culturali che assieme potranno generare un cambiamento di grande rilevanza. Particolare attenzione dovrà essere rivolta anche al coinvolgimento dei famigliari per favorire la massima condivisione degli obiettivi.
Con l’approvazione del Progetto si è ora insediato un gruppo di lavoro che dovrà individuare metodiche di lavoro e di verifica dei risultati con il graduale coinvolgimento delle RSA del territorio.
Come CGIL e SPI CGIL non faremo mancare il nostro convinto sostegno.