Anche nel Lecchese le lavoratrici e i lavoratori Auchan/Sma incroceranno le braccia nella giornata di mercoledì 30 ottobre, in concomitanza con l’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico. L’operazione commerciale di acquisizione della rete Auchan e Sma da parte di Conad è giudicata poco chiara dalle organizzazioni sindacali e rischia di avere effetti devastanti per le lavoratrici e i lavoratori del nostro territorio.
Dopo mesi di confronto surreale (sia a livello nazionale sia territoriale) fatto in gran parte di annunci, e privo di elementi concreti di tutela, non è stata data alcuna garanzia sul mantenimento dei diritti individuali e collettivi. E il piano industriale resta sconosciuto. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sono anche stanche di assistere a un rimpallo di responsabilità tra i diversi soggetti che compongono il sistema Conad.
Sul territorio lecchese non si hanno notizie circa il destino dei quaranta lavoratori della Sma di Barzanò a differenza dei dipendenti dell’ipermercato di Merate (circa 180) e della Sma di Lecco (venti in tutto) che rientrano nella prima fase di passaggio al Gruppo Conad. Ma non si sa a quali condizioni e con quale modello organizzativo. Sono ancora molte le domande senza risposta.
“Abbiamo infatti chiesto a Conad di garantire, in ogni caso e a ogni livello, la piena salvaguardia occupazionale ricevendo solo una dichiarazione di disponibilità generica senza alcun impegno formale – affermano Barbara Cortinovis (segretario generale Filcams Cgil Lecco), Roberto Frigerio (Fisascat Cisl Monza Brianza Lecco), Roberto Pennati (Uiltucs Uil Lecco) –. Per questo motivo riteniamo che il Governo debba farsi parte in causa del destino di tutti i dipendenti del gruppo Auchan. Uno degli slogan di Conad ricorda che le persone vengono prima delle cose. Perché questa regola non vale per le lavoratrici e i lavoratori di cui Conad ha la responsabilità? Così non va”.