Tre i tavoli di questa settimana per trovare una soluzione che garantisca il futuro dello stabilimento di Bulciago: lunedì 1 marzo l’annuncio al Coordinamento Nazionale da parte della Direzione di Sicor di un parziale ripensamento rispetto alla posizione iniziale e della disponibilità a valutare la cessione del sito ad un altro soggetto industriale; il giorno successivo il Tavolo di Crisi in Prefettura con la regia del Prefetto Dott. Castrese De Rosa e la partecipazione del Comune di Bulciago e della Provincia di Lecco; oggi, la convocazione in IV Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia in cui abbiamo potuto illustrare le nostre ragioni e il nostro progetto e la preoccupazione per il moltiplicarsi nel territorio di crisi nel settore chimico e chimico-farmaceutico.
La scelta di Teva di aprire alla possibilità di una vendita è il primo passo, necessario ma non sufficiente, per proseguire nella ricerca di una soluzione positiva alla chiusura della nostra fabbrica. Sarà indispensabile che questa dichiarazione di principio non sia solamente di facciata ma che al contrario sia sostenuta da un impegno reale e continuo a cercare, trovare e sopratutto consentire l’ingresso di un nuovo soggetto industriale che valorizzi la capacità produttiva del sito e tuteli e mantenga l’occupazione di tutti i dipendenti Teva.
Sarà necessario che, oltre alle Organizzazioni Sindacali, anche le Istituzioni si impegnino in questo percorso e mantengano alta l’attenzione sulla sua evoluzione e sul rispetto da parte di Teva delle dichiarazioni fatte ai loro tavoli.
La Chimica di Bulciago può e deve continuare a produrre! E quindi… #LASCIATECILECHIAVI
Lavoratrici e lavoratori di Sicor Bulciago
RSU Sicor Bulciago
Bulciago, 5 marzo 2021 FILCTEM CGIL – UILTEC UIL