La Cgil Lecco chiede la revoca del “Regolamento di Calolziocorte per i Centri di Accoglienza”

La Cgil Lecco è fermamente contraria alla redazione del “Regolamento di Calolziocorte per i Centri di Accoglienza” che istituisce limitazioni, distanze e luoghi sensibili per la dimora dei richiedenti asilo politico.

Così il Direttivo della Camera del lavoro territoriale ha votato all’unanimità un ordine del giorno in cui chiede all’Amministrazione comunale calolziese di revocare il regolamento. Per questo sarà in piazza, insieme al Coordinamento “Noi tutti migranti”, di cui è parte attiva, sabato 27 aprile.

Ecco l’Ordine del giorno completo:

 

Ordine del giorno Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Lecco
sulla vicenda del Regolamento di Calolziocorte per i Centri di Accoglienza

Il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Lecco, riunito in data 18 aprile 2019 esprime la più ferma condanna e lo sdegno per la decisione del Comune di Calolziocorte di approvare il “Regolamento Comunale per le strutture di accoglienza per i migranti”, che introduce limitazioni, distanze e luoghi sensibili per le nuove eventuali collocazioni di Centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, e che di fatto afferma una ghettizzazione inaccettabile ed ingiustificabile nei confronti di queste persone.

Ancora una volta si tenta di mettere assieme il tema dell’immigrazione con quello della sicurezza, un accostamento che ignora dati statistici ed anche le importanti e positive esperienze locali, anche all’interno dello stesso comune, che lo smentiscono nel modo più assoluto.

L’individuazione poi di zone rosse e blu e di luoghi sensibili coincidenti con scuole, oratori e biblioteche, con una dichiarata equiparazione al regolamento per le macchinette del gioco d’azzardo appare ancora più fuori luogo, offensiva e irrispettosa della dignità che ogni persona ha in quanto essere umano.

Perché tenerli lontani da questi luoghi? Sono contagiosi? Disturbano l’estetica ambientale o si allude ancora ad un potenziale criminale insito nella condizione di migrante?

Un regolamento siffatto non rispetta i principi stabiliti nella nostra Costituzione né della Convenzione di Ginevra; appare invece chiaramente come un’operazione propagandistica, che strizza l’occhio al dilagare di posizioni politiche e concrete azioni, sempre più caratterizzate da razzismo e xenofobia, e si espone ai rilievi delle norme antidiscriminatorie.

La vicina ricorrenza del 25 aprile, che ha sancito con la Resistenza la vittoria della democrazia sul nazifascismo e della convivenza civile contro il dominio dell’uomo sull’uomo, rafforza la necessità di opporsi con decisione contro ogni rigurgito di discriminazione ed esclusione che sempre più stanno trovando spazio in questa fase storica anche nel nostro paese.

Per queste ragioni, unendosi alla richiesta di revoca del Regolamento avanzata dalle forze democratiche, dalle realtà associative e dalla società civile del territorio, il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Lecco, con il Coordinamento “Noi tutti migranti” in cui la CGIL è parte attiva, conferma l’adesione alle iniziative sul tema già in programma per le prossime giornate che culmineranno nella manifestazione del pomeriggio del 27 aprile a Calolziocorte ed impegna tutte le categorie a contribuire con la massima partecipazione.

 

 

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