Maggi, Fiom: “Contrari al concordato, che non tiene conto dei crediti dei lavoratori”

“Il concordato non tiene conto dei crediti dei lavoratori. Per questo siamo contrari”. Elena Rossi, sindacalista della Fiom Cgil Lecco, non ha mezze misure dopo l’incontro in tribunale per parlare del documento redatto dai legali della Maggi Group che dovrebbe rilanciare l’azienda di catene di Olginate. Questo perché, nonostante le rassicurazioni delle scorse settimane, nel documento portato davanti al giudice i 53 lavoratori sono rimasti creditori chirografari e quindi rischiano di perdere parte dei propri crediti.

“È gravissimo che non siano considerati creditori privilegiati perché così si crea un precedente – afferma Giuseppe Cantatore, segretario organizzativo della Fiom Cgil Lecco –. Comunque hanno espresso parere negativo riguardo il piano concordatario anche Inps e Agenzia delle entrate. Il documento si sostiene su ipotesi di sviluppo nei prossimi anni che però non sono spinte da elementi oggettivi. Dice che ci sarà una determinata crescita e che riuscirà a pagare i debiti nei prossimi otto anni. Ma per noi è una visione troppo ottimistica”. Sulla medesima posizione anche i sindacalisti di Fim Cisl e Uilm Uil.

Adesso si attende mercoledì 8 maggio, giorno entro il quale tutti i creditori potranno dare il proprio parere.

 

 

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