Cava Unicalce, le organizzazioni sindacali: “Garantire lavoro e sviluppo economico, senza perdere di vista l’ambiente”

Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Territorio di Lecco, a seguito del dibattito che si sta sviluppando in queste ultime settimane in merito al rinnovo della concessione e all’allargamento del fronte estrattivo della cava UNICALCE SPA di Lecco-Maggianico, ritengono che sia indispensabile sottoporre all’opinione pubblica il pensiero dei Rappresentanti dei Lavoratori in merito alla questione.

Vogliamo premettere che, le relazioni industriali in generale hanno costituito e costituiscono un valore aggiunto per la competitività internazionale delle attività produttive e contribuiscono, mediamente, ad un elevato standard di tutela e di promozione della dignità dei lavoratori rispetto a tutte le altre aree economiche del Pianeta. Nell’era della green economy questa considerazione merita di essere tenuta presente nell’affrontare e offrire ovunque una maggiore responsabilizzazione dell’economia e delle attività industriali rispetto ai diritti di felicità e di prosperità delle future generazioni a partire dal godimento del bene base dell’esistenza umana che sono le risorse naturali: dalla qualità dell’aria, alla qualità delle risorse idriche, alla qualità delle risorse alimentari, alla qualità degli spettacoli che ci offre la biodiversità.

L’economia verde, che viene guidata a partire dagli interessi delle prossime generazioni nell’accortezza del buono e corretto utilizzo delle risorse naturali e materiali che dovranno essere disponibili anche per le necessità delle future generazioni, deve essere in grado di tutelare, a maggior ragione, le risorse umane del presente che partecipano alla creazione dei beni e dei servizi che servono al benessere collettivo.

L’obiettivo comune deve essere quello di raggiungere e garantire il buon uso delle risorse e dei materiali naturali, la valorizzazione delle risorse umane, la garanzia della piena occupazione e la creazione di valore utili alla remunerazione equilibrata dei capitali, delle risorse umane impiegate e della comunità locale del territorio di appartenenza e di operatività senza mai perdere di vista il rispetto della natura. Questa deve essere la linea guida condivisa per garantire il progresso sociale.

Oltre alla contrapposizione degli interessi, i Sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil ritengono che bisogna studiare, conoscere, condividere un progetto ed esserne parte attiva che partecipa alla pianificazione della miglior strategia di raggiungimento, vale a dire non restare vittime degli interessi degli altri, ma essere soggetti in ogni settore, in ogni attività di “leggere” e “anticipare” le trasformazioni che sono in atto perché il nuovo sviluppo è nuovo in termini sostanziali e paradigmatici.

A nostro parere, il fattore “ambiente” è sicuramente decisivo e determinante tanto da costituire già in molti casi, come deve impegnare a fare UNICALCE SPA – il fattore gerarchicamente primario nello sviluppo del proprio progetto valorizzando le sinergie tra qualità del lavoro e qualità dei processi industriali soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

Le relazioni industriali con questa Azienda, ci portano a ritenere che ci siano le condizioni per raggiungere l’obiettivo di garantire lavoro e sviluppo economico, senza mai perdere di vista il bene comune, che è l’ambiente.

Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco, ritengono che nella realizzazione di questo progetto Unicalce Spa, debba, come già in passato ha dimostrato, tenere sempre conto di quanti non hanno potere diretto e interesse su processi e profitti ma ne se subiscono le conseguenze come un impatto ambientale negativo, mantenendo la massima trasparenza delle informazioni, prevenendo al massimo gli impatti come parte integrante della sua funzione sociale, mantenendo nel tempo con continuità il più ampio dialogo con le istituzioni locali, le imprese e le associazioni a tutela del territorio anche col fine di incrementare le possibili fonti di apprendimento reciproco e favorire la crescita di una cultura condivisa su queste tematiche.

Riteniamo che non si debba mettere in contrapposizione il lavoro con l’ambiente, ma di cercare ogni miglior strategia che consenta di garantire un futuro economico ai lavoratori dell’ Azienda e che allo stesso tempo venga tutelato il Territorio sul quale gli stessi lavoratori vivono.

Pertanto, quando parliamo di SVILUPPO ECONOMICO FUTURO, dobbiamo avere cura che fino alla progettazione di nuovi impianti e nuove attività produttive sia posta la giusta attenzione alla loro piena sostenibilità nell’uso delle risorse primarie; quando parliamo di DIRITTI UMANI E GLOBALIZZAZIONE non dobbiamo dimenticare la valenza universale della questione ecologica e quindi impedire che le delocalizzazioni si trasformino in una via per trasferire verso Paesi più deboli le produzioni che a noi risultato non condivisibili.

In conclusione riteniamo, come Rappresentanti dei Lavoratori, che soprattutto in un periodo particolare come quello che stiamo tutti noi vivendo, dove la contrapposizione tra salute e lavoro è all’ordine del giorno, sia necessario garantire i posti di lavoro, senza mai dimenticare che il benessere del territorio e la salute dei propri cittadini non hanno uguale priorità nell’utilizzo delle risorse del territorio stesso.

Per tutti questi motivi, riteniamo che nella Conferenza dei Servizi convocata per domani, 30 Aprile 2021, si dia continuità al percorso intrapreso per il rinnovo delle autorizzazioni, indispensabili alla continuità produttiva del sito e del mantenimento degli attuali livelli di occupazione.

Fenealuil Alta Lombardia, Filca Cisl Mb-Lc, Fillea Cgil Lecco
(Ivan Altomare, Davide Martorelli, Veronica Versace)

 

 

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