Rsu Tim, Slc primo sindacato in Italia e nel Lecchese

Slc Cgil si conferma, anche nel Lecchese, il primo sindacato (44% a livello provinciale) nelle ultime elezioni Rsu di Tim.

Qui il comunicato della segreteria nazionale.

In attesa che si concluda il processo di validazione del voto in tutte le unità produttive, si possono già fare delle importanti valutazioni sul rinnovo della RSU di TIM. Primo, la forte partecipazione. Il voto di 31.000 lavoratrici e lavoratori in tutta Italia non può in alcun modo esser considerato un dato trascurabile o scontato, in particolare quando riguarda un’azienda che sta vivendo, non da ora, una fase di forte criticità e con prospettive future ancora non chiare. In un Paese dove si straparla spesso di fine della rappresentanza collettiva e di disintermediazione, il fatto che migliaia di persone convoglino le loro paure, le loro legittime scontentezze, le loro speranze verso lo strumento principe della rappresentanza e della “intermediazione”, riconoscendolo quindi come ancora pienamente valido, è una cosa che va necessariamente salutata con positività.

Secondo, la innegabile affermazione del Sindacato Confederale che ha raccolto i consensi di più del 70 per cento dei votanti. La stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori di TIM ha quindi riconfermato la propria fiducia nel valore della contrattazione, sebbene declinata con le diverse sensibilità che contraddistinguono il fronte Confederale.

Terzo, l’affermazione chiara della SLC CGIL che, con circa il 35 per cento dei voti complessivi, si conferma ancora una volta abbondantemente il primo sindacato in Tim. Anche questo non era un fatto scontato, soprattutto alla luce delle forti difficoltà affrontate dall’azienda negli ultimi anni e della conflittualità, anche aspra, che ne è scaturita. Tutte queste considerazioni ci devono rafforzare, da oggi stesso, nello sforzo di ridare valore a Tim ed al lavoro delle proprie lavoratrici e dei propri lavoratori. A partire dal prosieguo della trattativa sul contratto aziendale e dalla più generale vertenza sul futuro dell’azienda.

Grazie, quindi, alle centinaia di compagne e compagni che in questi anni hanno lavorato sui territori con passione e coraggio, affrontando anche momenti tutt’altro che semplici. Grazie alle candidate ed ai candidati che, col supporto prezioso delle nostre strutture territoriali, hanno messo tutto loro stessi in questa partita importantissima.

Grazie, soprattutto, ai più di 10.000 donne e uomini che hanno deciso di rinnovare la loro fiducia nei nostri confronti. Proveremo in tutti i modi ad esserne ancora una volta all’altezza.

 

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